Il posizionamento delle protesi

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Se teniamo conto della posizione delle protesi, possiamo individuare 4 tipologie di intervento. Vediamoli di seguito.

1. Posizionamento retroghiandolare

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Viene effettuato uno scollamento sopra il grande pettorale (piano di Chassaignac), conservandone la fascia intatta. È l’intervento classico e più rapido, con un post-operatorio particolarmente rapido e leggero. Questa tecnica è indicata solo in presenza di una ghiandola di notevoli dimensioni (pinch test di 3 cm almeno) che permetta di coprire adeguatamente la protesi.

2. Posizionamento sottofasciale

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Un’altra tecnica semplice nell’esecuzione, che consiste nello scollare la fascia muscolare dal gran pettorale, in modo tale da poter alloggiare la protesi al di sotto di essa. In questo modo l’impianto protesico godrà di una migliore copertura.

3. Posizionamento retromuscolare totale

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Essa comporta l’inserimento della protesi in un piano completamente retromuscolare, a cui si giunge sollevando il gran pettorale e una parte del muscolo obliquo esterno e del dentato. Permette una copertura totale della protesi che, però, ha una tendenza elevata a risalire verso l’alto. Inoltre, è un intervento piuttosto doloroso.

4. Posizionamento retromuscolare parziale

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Con questa tecnica si procede direttamente a sollevare il muscolo gran pettorale dalle coste e dal piccolo pettorale. Permette un’ottima copertura della protesi, riducendo il rischio di dislocazione verso l’alto.

Considerazioni

Fra le varie tecniche di cui sopra, la DUAL-PLANE un tipo di retro-muscolare parziale, è quella che meglio si adatta al maggior numero delle pazienti: è infatti ad oggi considerata il “Gold Standard” per gli interventi di Mastoplastica Additiva, in quanto tecnica più all’avanguardia e con i maggiori vantaggi, che permette di ridurre i tempi di convalescenza e di ottenere risultati estremamente naturali.

Da non confondere assolutamente con la “Triple-Plane” (altro tipo di retro-muscolare parziale), spesso oggetto di pericolosa disinformazione: nonostante, infatti, il suo nome presagisca un’innovazione e sia spesso erroneamente presentata come tecnica di livello superiore alla Dual-Plane, è in realtà molto datata e trova indicazione solo ed esclusivamente in conseguenza ad una precedente operazione chirurgica mal riuscita, in cui la protesi della paziente tende a spostarsi in concorrenza della contrazione del muscolo pettorale. Tale tecnica consiste infatti nel taglio netto del muscolo pettorale (che con il tempo tenderà quindi ad atrofizzarsi) ed è sostanzialmente una tecnica DEMOLITIVA. Per questo fai molta attenzione e diffida di ogni sua presentazione distorta.

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Dr. Riccardo Luigi Marsili Specialista in Chirurgia Plastica Estetica Via Michele Rosi, 17 – 55100 Lucca LU Ordine dei Medici di Lucca: 3135

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