La mastoplastica additiva è l’intervento più eseguito in assoluto in chirurgia estetica: permette di aumentare il volume del seno mediante l’introduzione di protesi mammarie.

Nella maggioranza dei casi è la soluzione più adatta ad esaudire i desideri della paziente che vuole ingrandire e valorizzare il proprio seno.

Regime intervento: ricovero non necessario (day hospital)

Durata intervento: 45-90 minuti

Anestesia: generale o locale con sedazione (in casi particolari)

Ritorno alla vita sociale: 3-5 giorni

Ripresa dell’attività lavorativa: 5-10 giorni

Ripresa dell’attività fisica intensa: 20 giorni

Dolore: l’intervento non è doloroso

La mastopessi additiva è l’intervento che prevede, oltre all’aumento del volume mammario, anche un suo riposizionamento verso l’alto (lifting). È particolarmente indicato per quelle pazienti che presentano un seno rilassato, cadente e svuotato.

L’aumento del seno, in questa tipologia di intervento, può essere eseguito con l’utilizzo di protesi mammarie in silicone (mastopessi con protesi), mediante l’utilizzo del grasso della paziente (mastopessi con lipofilling) oppure rimodellando la ghiandola stessa (mastopessi con autoprotesi).

Regime intervento: ricovero non necessario (day hospital)

Anestesia: generale o locale con sedazione

Ritorno alla vita sociale: 5 giorni

Ripresa dell’attività lavorativa: 5-10 giorni

Ripresa dell’attività fisica intensa: 20 giorni

Dolore: l’intervento non è doloroso

Il lipofilling del seno è il vero lusso della chirurgia estetica mammaria: permette di rifarsi il seno senza protesi e senza cicatrici, utilizzando lo stesso tessuto naturale che manca, il grasso.

L’intervento permette allo stesso tempo di migliorare la silhouette, rimodellando la forma dei fianchi, dell’addome, dei glutei e di altre zone. Il grasso, avendo la stessa consistenza della mammella, permette di ottenere un risultato ancora più naturale.

Tale intervento è indicato nelle pazienti che presentano punti del corpo adeguati da cui prelevare una sufficiente quantità di tessuto adiposo e, soprattutto, che non richiedono aumenti di volume particolarmente significativi, in quanto, con il solo lipofilling, è possibile “guadagnare” al massimo una taglia.

Particolarità: nessuna cicatrice

Regime intervento: ricovero non necessario (day hospital)

Durata intervento: 2 ore o più

Anestesia: locale con sedazione o generale

Ritorno alla vita sociale: 2 giorni

Ripresa dell’attività lavorativa: 2 giorni

Ripresa dell’attività fisica intensa: 2 settimane

Dolore: l’intervento non è doloroso

La mastoplastica ibrida (definita anche Composite Breast Augmentation) è l’intervento che combina il lipofilling della mammella (iniezioni di grasso autologo) con l’impianto di una protesi mammaria.

Il suo vantaggio principale è quello di permettere un aumento significativo del volume mammario mediante l’utilizzo di protesi piccole: sarà infatti il grasso aggiunto, tramite la tecnica del lipofilling, a completare l’operazione.

Grazie alle iniezioni di grasso, che andranno ad aumentare lo spessore del tessuto mammario, sarà possibile posizionare le protesi in sede retroghiandolare (anziché retromuscolare), velocizzando il recupero post-operatorio e migliorando, al tempo stesso, la silhouette grazie alla liposcultura.

Questo intervento viene spesso utilizzato anche per correggere un’asimmetria fra le due mammelle: in questo caso non sarà infatti necessario ricorrere all’inserimento di due protesi dal volume differente (che spesso porta ad un invecchiamento disuguale delle mammelle), in quanto il grasso da iniettare compenserà facilmente alla differenza di forma e di volume.

Regime intervento: ricovero non necessario (day hospital)

Anestesia: generale o locale con sedazione

Ritorno alla vita sociale: 3-5 giorni

Ripresa dell’attività lavorativa: 5-10 giorni

Ripresa dell’attività fisica intensa: 20 giorni

Dolore: l’intervento non è doloroso

Utilizzo tutte le tipologie di protesi mammarie (anatomiche, rotonde o ergonomiche, in silicone o in poliuretano) al fine di adattarmi completamente sia ai desideri della paziente (per quanto riguarda la forma, il volume e la consistenza delle mammelle), che alla sua conformazione anatomica.

Negli interventi che prevedono l'inserimento di protesi, le incisioni possono essere di tre tipi. La scelta varia in base al desiderio o all’anatomia della paziente:

• PERIAREOLARE: la cicatrice viene effettuata lungo il bordo inferiore dell’areola, in modo tale che la pigmentazione areolare possa nascondere la cicatrice nel tempo e divenire quasi impercettibile.
• INFRAMAMMARIA: è la via di accesso classica, la cicatrice viene nascosta nel polo inferiore della mammella, lungo il solco inframammario.
• ASCELLARE: in casi selezionati è possibile effettuare una cicatrice nel cavo ascellare che permette di evitare la presenza di cicatrici a livello mammario.

Personalmente, per ridurre davvero al minimo la visibilità delle cicatrici, di massimo 3 cm nelle mie pazienti, effettuo una particolare sutura che prevede l’assenza di nodi interni e di punti esterni, i quali dovrebbero poi essere rimossi; inoltre, nel periodo post-operatorio prescrivo l’utilizzo di particolari medicazioni al fine di migliorare ulteriormente la guarigione delle cicatrici che, nel tempo, diventeranno sempre più invisibili.

Al di sopra o al di sotto del muscolo pettorale in base ad una serie di caratteristiche fisiche attentamente valutate nel corso della visita preliminare.

No, il massimo rispetto dei tessuti e le tecniche dolci mini-invasive mi permettono di evitare l’uso dei fastidiosi drenaggi e far riprendere in breve tempo le normali attività quotidiane e lavorative.

L’allattamento non dipende assolutamente dall’intervento, se una donna è geneticamente predisposta ad allattare potrà farlo tranquillamente anche dopo l’intervento.

Nel primo periodo la sensibilità può risultare alterata (maggiore o inferiore), ma nel corso di un mese tornerà ad essere la stessa di prima.

La rottura della protesi è evento assai raro se sono state utilizzate protesi di buona qualità.

Le pazienti portatrici di protesi mammarie possono effettuare tranquillamente tutti i normali controlli di prevenzione senologica come ecografia, mammografia o risonanza magnetica.

Prima dell’intervento è necessario sottoporsi ad una serie di esami preoperatori (esami del sangue, elettrocardiogramma) ed effettuare la visita anestesiologica, in modo tale  da verificare che la paziente sia idonea a sottoporsi all’intervento chirurgico.

È necessario sospendere alcuni farmaci, come ad esempio la cardioaspirina o gli anticoagulanti orali ed è consigliato interrompere i contraccettivi orali. Farmaci antipertensivi o per altre patologie, salvo casi particolari, devono essere continuati anche il giorno stesso dell’intervento.

È necessario rispettare infine otto ore di digiuno per liquidi e solidi prima dell’intervento.

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